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Queste sono le mie creazioni e pensieri


domenica 31 gennaio 2010

Il mostro di Loch-ness


Foto venute malissimo, u po' per la fretta, un po' per il fatto che il bimbo mi ha starato i colori esagerando con la saturazione della macchina fotografica....comunque ecco a voi:


                                                                           
Il mostro di Loch-ness


Oppure è solo una specie di giraffa molto stilizzata

 

Ero intenzionata a fare il solito portachiavi, ma per fare la giraffa, che era l'animaletto preferito della mia piccola compleannante(amica di mio figlio), mi sembrava brutto non mettere il collo, caratteristico, perciò tra una cosa e l'altra , mentre il lavoro cresceva tra le mani, mi sono accorta che era tutto troppo grande, a quel punto allora ho provato a fare il pupazzetto intero....vi assicuro che è più carino dal vero, ho fatto poche macchie, perchè l'ho fatto in fretta, siccome pensavo di farlo più piccolo, mi ero tenuta all'ultimo, tra il battesimo, e il regalo, preparare il pranzo per l'invito al suocero....tempo ne avevo molto poco.
Ho scoperto da poco che questo tipo di pupazzetti si chiama "amigrumi".......
chissà se anche questo ci rientra.
Io li chiamo comunque papuccetti mi suona meglio.

Oh che sbadata....non ho fatto la coda...magari adesso gliene preparo una da attaccare.
Del resto...non ha nemmeno la criniera...accidenti che testa!

venerdì 29 gennaio 2010

 
Cosa è?...un fasciatoio, una copertina?
 
Eh già forse è proprio un copertina.
Oppure un mantello!

chissà....

E' fatta!

Tra breve una nuova creazione

martedì 26 gennaio 2010

Il memory

Il memory è un gioco molto carino, ma oltre al gioco tradizionale sono molti i modi di sfruttare una coppia di tesserine:

PIO:
L'abbiamo chiamato Pio, ma in realtà si può dire la parola del momento (Mio o anche cacca, se c'hanno la fissa).
E' ottimo per scaricare le tensioni.
Si dividono i mazzi di coppie in modo da avere le due coppie in due mazzi diversi.
Un mazzo lo si distribuisce per terra o sul tavolo, a carte scoperte, e l'altro invece lo tiene uno dei partecipanti (di solito io).coperto.
Chi tiene il mazzo tira fuori una carta alla volta la mostra agli altri e parte la caccia alla coppia, chi la trova ci si fionda sopra con la mano dicendo PIO, anche colui che ha il mazzo la cerca e può dire Pio, unica accortezza, tirare fuori le carte con una mano e fare Pio con l'altra ,oppure mettere giù la carta per ovvie ragioni .
Può essere uno contro il resto del mondo , ossia chi ha il mazzo contro tutti gli altri, oppure ognuno per sè...dipende come la prendono con la competizione tra loro.


CORSA:
Si sceglie il numero di coppie e poi si dispongono tutte coperte in modo da formare un percorso circolare o non (si può anche scegliere di andare e tornare).
Poi ognuno prende il suo segnalino(anche i pupazzetti delle sopresine negli ovetti) e , partendo da un punto che si sceglie(ognuno può partire da un punto diverso o tutti da un punto)si tira  il dado, e si avanza del numero di caselle, la casella su cui si capita viene girata, e  il giocatore successivo tira il dado, ma se la carta scoperta, ha la coppia già girata da qualche altra parte del percorso allora chi ci è capitato sopra, le può prendere tutte e due.
Se però sull'altra carta c'è il segnalino di un altro giocatore allora si può fare la sfida che viene vinta( quindi si aggiudica la coppia) da chi tira col dado il numero più alto, (ma può essere qualunque cosa, una corsa, chi si guarda in faccia e ride per primo, oppure chi vince a morra cinese etc).
Vince chi si è aggiudicato il maggior numero di coppie.
La variante senza vincitori nè vinti è che tutti si contribuisce a scoprire tutte le carte lasciandole sul percorso.
Altra variante, è raccontare una storia mano a mano che le carte vengono scoperte, diventa ancora più esilarante se si anticipa l'azione:" L'elefante ascoltò...". e poi si gira la carta.


PROBABILITA'

Vengono divise le coppie in due mazzetti, in modo che la coppia sia divisa su due mazzetti diversi
I due giocatori hanno quindi un mazzo ciascuno.
Ogni mazzetto va mescolato e poi a carte coperte, si tira fuori simultanemente una carta.
Se è uguale sono molto fortunati, e mettono la coppia da parte (qui si vince entrambi)
Se non è uguale, la dispongono davanti scoperta, e vanno avanti a tirare fuori le carte assieme.(magari dicendo 3...2...1...), a seconda del grado di difficoltà che si vuole, le carte da tenere davanti possono essere tutte, oppure 2-3-4 etc...se il numero è ristretto, e non si riesce a trovare una coppia, allora bisogna formare un mazzetto delle carte scartate, quando il mazzo iniziale finisce, si riparte dal mazzo delle carte scartate e così via fino a completare tutte le coppie.
Variante: il numero delle carte è decretato dal dado, e nel caso trovasse  una coppia , le carte sarebbero dell'ultimo che le ha pescate.(oppure comunque si mettono tutte assieme al centro.
Anche con molti altri giochi di tesserine si può giocare .
A volte con i puzzle in legno li mettiamo coperti  e sparpagliati e giochiamo a ricostruirli trovando tutte le tesserine

lunedì 25 gennaio 2010

L'isola dei gormiti



La richiesta per l'isola dei gormiti risale ai tempi della preistoria, ma non trovavo giusto spendere tanti soldi per una cosa di plastica che si sarebbe rotta subito.
E poi vuoi mettere il gusto di farsi un'isola su misura?
Perciò abbiamo prima preso una base in truciolato. meglio il legno ma non ce l'avevo,
poi abbiamo fatto il disegno sulla disposizione dei rilievi,
Poi abbiamo fatto la cartapesta,  e nel frattempo abbiamo messo delle basi in polistirolo (tutto di recupero) per i rilievi.
Per la grotta abbiamo usato un foglio in plastica semirigida.
Poi abbiamo fatto asciugare e una volta asciutto abbiamo ricoperto con carta da cucina bagnato con colla e acqua, in modo da avere uno strato bianco.









Poi abbiamo dipinto e una volta asciutto abbiamo verniciato.
La prossima estate, è in progetto un'altra isola questa volta tutta circondata dal mare.

martedì 19 gennaio 2010

Adoro camminare in montagna

Adoro camminare in generale, ma in montagna è speciale.
Sei tu col tuo zaino...fai il cammino assieme agli altri, ma devi contare sulla tua forza e sulle tue gambe, a volte i sentieri si dividono ma poi ci si ritrova, il sentiero più corto non è detto che sia il meno faticoso e il più facile, rispetto al sentiero lungo.
Quasi una parodia della vita.


Escursioni di più giorni testate coi bimbi:

CIVETTA
3 giorni
Partenza: Pala Favera
Arrivo: Passo Duran
Periodo: Consigliato fine luglio, agosto, settembre

giorno1:Da Pala Favera (c'è la possibilità di usare la seggiovia che io consiglio essendo il tratto noioso per i bimbi poichè è su strada sterrata), fino al rif Coldai, Lago Coldai, consigliata la sosta per il pranzo.




 Il lago Coldai


Poi si riprende il cammino fino al Rif. Tissi...è consigliato il sentiero alto, sul ghiaione, solitamente i nevai sono già sciolti e non ci si trova ad attraversarli...mentre quest'anno che aveva nevicato molto, abbiamo trovato lingue di neve che intersecavano il sentiero.

La strada alta(sinistra) e la strada bassa (destra)

All'inizio abbiamo assicurato i bimbi con un cordino, ma poi abbiamo visto che se la cavavano molto bene, e che eventualmente sapevano cadere assicurandosi alla neve per non scivolare giù..


Stesso percorso, visto dal Rif Tissi

Pernottamento al rif. Tissi (è consigliabile prenotare in anticipo soprattutto nel mese di agosto)
Ore cammino:Da Palafavera al Coldai 1 ora e 30 con seggiovia, con i bimbisi allunga almeno di un'ora.
Dal Coldai al rif Tissi 2 ore, noi ci abbiamo messo mezz'ora in più.


Giorno 2: Dal rif. Tissi al rif Vazzoler circa 2 ore di rilassante passeggiata...attenzione alle vacche curiose capaci anche di correrti dietro per guardarti in faccia...

Dal rifugio Tissi, si intravede il sentiero  per la tappa successiva.


Mucche curiose

E cavalli

Si può fare una deviazione interessante e una ottima pausa pranzo passando per la malga Puez (devo controllare il nome perchè ora non ricordo) con vendita di latte speck e formaggi. Nelle vicinanze ottimi praticelli per cucinare col fornelletto.

 L'equipaggiamento


Pernottamento al rif Vazzoler

Giorno 3: Rif Vazzoler Rif Carestiato , tratto non facilissimo in alcuni punti, prima parte sulla strada sterrata, poi il sentiero interseca alcuni letti di torrenti, in alcuni casi con acqua, guadabili tranquillamente.
Il sentiero poi supera delle forcelle con relativo saliscendi.


Dal Col dell'ors

Tratto di circa 3 ore e mezza CAI
Dal Rif carestiato al passo Duran c'è un tratto di strada sterrata, poi inizia il sentierino in discesa che porta al passo duran ...mezzoretta circa .
Se non ricordo male ci abbiamo messo 5 ore e mezza, tenendo conto anche che ci siamo fermati a mangiare.

Precedentemente, il giorno 1 avevamo messo la macchina a Passo Duran e poi ci siamo fatti accompagnare da chi era venuto con noi appositamente fino a pala favera

Perciò appena arrivati a Passo Duran siamo potuti ripartire verso casa.
I bimbi avevano 4 e mezzo, 7 e 9 anni.

martedì 12 gennaio 2010

Oggi cosa mi metto?
Un orsetto



Una paperetta





o un gattino?


Meglio tutti e tre :-)

sabato 9 gennaio 2010

Piccolo teatrino

Cosa fare con una scatola di camicie che sembra un televisore? :-)

Si possono vedere le storie che si raccontano, e inventarne tante altre.

Basta tagliare un rettangolo su uno dei lati lunghi, in modo da fare passare i personaggi.


Creare i personaggi incollandoli su un cartoncino e attaccandoci uno stecchino dietro.

I personaggi principali ossia loro tre:

C'è sempre un principe, una principessa e un cavaliere



Una fata e un fantasma

Un gatto e un lupo

e tutti quelli che ci sono nella fantasia.

Fare qualche scenografia

Arrampicarsi sugli alberi

Trovo importantissimo che i bambini possano avere la possibilità di arrampicarsi sugli alberi, è una cosa che sanno di poter fare e dà loro molta soddisfazione.
Ovviamente è basilare la fiducia dei genitori...se non c'è è necessario costruirla giorno per giorno, osservando il bimbo, standogli accanto, insegnargli a tenere almeno tre punti di attacco, spostandone solo uno alla volta; insegnargli a fare affidamento solo ai rami sicuri, provandoli un pò prima se non sono certi della loro resistenza, mantenendo il peso sugli altri punti di attacco; Se comunque un ramo non dovesse essere affidabile al 100 % è sempre meglio mettere le mani nel punto più grosso ovviamente ma soprattutto più vicino al tronco possibile, un ramo difficilmente riuscirà a spezzarsi vicino al tronco, è importante immagazzinare informazioni visive sull'elasticità del legno e sui suoi punti di rottura; un ramo che non ha foglie è un ramo sempre più pericoloso (se siamo in estate ovviamente) poichè è più probabile che sia secco e quandi meno elastico e più soggetto a rottura.
Non è che si stia mai tranquilli eh...non gli ho staccato gli occhi di dosso mentre saliva...ma lui è stato contentissimo di poter vedere tutto dall'alto.
Ah ovviamente una cosa importantissima è saper scendere, perciò se noi non abbiamo costruito ancora la fiducia, è necessario che non vadano troppo in alto all'inizio , e che salgano, scendano e risalgano, è importante anche per loro, perchè non gli venga una paura improvvisa quando sono troppo in alto(Ma non capita in realtà).


Dov'è?


Eccolo
Mamma mia se è alto!

Ciao Mamma c'è una vista stupenda da qui