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sabato 8 maggio 2010

Il senso dell'"adulto"

Dentro di me c'è e c'è sempre stata, una sensazione su cosa mi aspettassi da un adulto: doveva essere una persona in grado di proteggermi, che sapeva in linea di massima cosa poteva succedere, che conosceva la giustizia interna e sapeva rispettarla, che aveva la pazienza di lasciarmi sbagliare, e che sapesse accogliere anche nel silenzio i miei errori, che me li facesse capire senza farmi sentire in colpa.....perchè io ero in grado di riconoscerli se mi si aiutava a notarli.


Ma pensandoci bene...io che adulto sono?
Riesco ad essere l'adulto che desideravo da piccola?

2 commenti:

  1. però, al di la di errori e delle mancanze, è lo stesso modello a cui io mi ispiro.
    Da quando è nata mia figlia, cerco sempre di essere adulta, anche quando mi sento piccola e spaventata.
    Per lei mi reinvento migliore ogni giorno. O almeno ci provo.

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  2. E' bello Elisa, ma è difficile far finta di essere adulti....anche l'essere piccoli e spaventati deve essere ascoltato. Io rischiavo per farmi forza di non ascoltare la bambina che ancora doveva crescere in me....poi la forza arrivava da dentro, spontanea e forte come linfa vitale, molto migliore della forza forzata :)

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