Benvenuti

Queste sono le mie creazioni e pensieri


martedì 21 dicembre 2010

Ecco gli ultimi orecchini
 E poi  la meravigliosa neve

E il divertimento è assicurato

mercoledì 8 dicembre 2010

Sullo sperimentare dei bambini

Il loro lavoro è sperimentare...lo sentono fortemente dentro, come un fuoco, e il fuoco è difficile da spegnere, bisogna avere gli strumenti giusti alrimenti ci si scotta.
Si aspettano da noi che li aiutiamo e li proteggiamo nel loro lavoro, si fidano di noi, e pensano probabilmente che anche noi siamo interessati a farli sperimentare.
Non hanno esperienza, ed hanno un ridotto uso della parte razionale, perciò i discorsi troppo lunghi e le prese di posizione non li sanno decifrare, pensano siano un gioco, perchè suscitano reazioni strane nei genitori.
Quando dite no esprimete una emozione?...
In questo momento usano molto la parte che riguarda le emozioni e il rapporto causa effetto , perciò per parlare con loro, questi sono i canali adatti.
A volte sappiamo usarli poco, ormai, non siamo più abituati ad esprimere liberamente la tristezza, la sensazione di allarme profonda, siamo assaliti da rabbia o impostiamo la nostra presenza in una non precisata "fermezza".
E forse non ci lasciamo più sperimentare con loro, sappiamo già che una cosa non si fa, ma il bimbo ch si sente sempre originale ed unico, ha bisogno di sapere che noi sappiamo bene di cosa stiamo parlando quando diciamo no....perciò se diciamo no dall'altra parte della stanzail bimbo non ci crede...ci deve vedere con l'oggetto vicino.
E' convinto poi che sia anche nostro interesse che lui sperimenti, del resto è il suo lavoro, e lui è scrupoloso in questo, deve formarsi il senso il gusto e l'udito per tutta la vita mica bruscolini, è straconvinto che saremo in grado di proteggerlo se qualcosa gli potesse pregiudicare la vita, e che sapremo andargli incontro per poter lasciarlo sperimentare in tutta sicurezza....ossia se il genitore non fa nulla significa che non sono in pericolo di vita, significa che posso continuare.
Ci vede noi che usiamo quello stesso oggetto, e geneticamente i bimbi sono programmati per imitare i genitori in quello che usano, o in quello che fanno.

lunedì 6 dicembre 2010

DIRITTI NATURALI DEI BAMBINI

 Volevo condividere questa cosa trovata in rete( http://www.infanziaweb.it/poesie/manifesto.htm) e che trovo molto importante :-)


I DIRITTI NATURALI DEI BAMBINI


Il diritto all'ozio
  • a vivere momenti di tempo non programmati dagli adulti.
Il diritto all'uso delle mani
  • a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco.
Il diritto agli odori
  • a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura.
Il diritto al dialogo
  • ad ascoltare e poter prendere la parola, interloquire e dialogare.
Il diritto a sporcarsi
  • a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti.
Il diritto ad un buon inizio
  • a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura.
Il diritto alla strada
  • a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade.
Il diritto al selvaggio
  • a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi.
  Il diritto al silenzio
  • ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell'acqua.
Il diritto alle sfumature
  • a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte la luna e le stelle
Io ci aggiungerei anche: diritto a poter piangere tutte le lacrime di cui si ha bisogno, senza sentirsi dire:sei grande, sei un "ometto" o una "donnina", o "devi essere forte" ;diritto a viversi le proprie emozioni senza sentirsi sbagliati, diritto a essere interessati a fare le cose a farle con fantasia, e non farle solo perchè vanno fatte, e quindi mettendoci tutto il tempo che ci vuole; diritto ad essere compresi, ascoltati e capiti anche se poi quello che va fatto va fatto;diritto ad avere degli adulti attorno che riconoscano la loro fallibilità, la loro umanità e i loro limiti (dei genitori)

giovedì 18 novembre 2010

Cappellini

Oh mi sono accorta che su questo blog non avevo mai messo nemmeno un cappellino....e dire che un tempo ne facevo tantissimi, sapevo fare solo quelli

Ne metto un po' dai...perchè ora mi sto dedicando ad altro.







Oppure li avevo già messi?...la vecchiaia qui è galoppante.

venerdì 29 ottobre 2010

Scaldacuore

In realtà è uno scaldacollo,  ma mi ricorda la forma di un cuore e allora....
E' per mia figlia, ma quasi quasi me lo tengo :-)



domenica 17 ottobre 2010

Riciclo lampada

Avevo una lampada da tavolo che oramai aveva fatto il suo tempo, ma adoravo quella base blu ed era comunque un peccato non poterla usare più perchè era rovinata solo la stoffa sopra.

Quindi da tempo rimuginavo come poterla fare, ovviamente il colore volevo che fosse il blu e le sue sfumature di azzurro...poi ho pensato al mare,,,ed ecco quello che è venuto fuori.



  Una spiaggia, il mare e il cielo blu



Ps. sul lato in alto a sinistra della seconda foto, si scorgono i cassetti della verdura del frigo vecchio...stanno perfetti nella libreria per tenere i pupazzetti

mercoledì 6 ottobre 2010

Orecchini

Ecco altri orecchini






Dovrei riuscire a farli più uguali, in realtà ero di fretta perchè li ho regalati ad una bimba

giovedì 23 settembre 2010

Frigo

Ohhh il frigo è arrivato, ovviamente ho tenuto tutti i ripiani dentro di quello vecchio....e adesso sto pensando a come usarli.....

metterò altre foto di orecchini

giovedì 16 settembre 2010

Settembre e l'autunno

Io adoro l'autunno, una festa di foglie scrocchianti sotto i piedi,
colori catturati dall'estate che ora si fanno vedere,
momento di castagne, melograni,
momento di polenta e funghi,
momento di caminetti accesi e maglioni infagottoni

ma....

e c'è sempre un ma...

E' mai possibile che debba succedere sempre qualcosa?

un anno lo scarico del lavello
un anno la caldaia da cambiare,
gli anni precedenti non ricordo
ma sicuramente è successo qualcosa
quest'anno il frigo....
va bene dai supereremo anche questa...spero che arrivi a breve, ma non succederà prima della prossima settimana temo.
nel frattempo mi diletterò nella nobile arte dell'acquisto giorno-per giorno cercando di fare in modo che non avanzi nulla.
Però accidenti!, avevo appena messo via le provviste per l'inverno...avete presente le varie scatoline dei sapori? basilico, prezzemolo, sedano....tutti dall'orto, anche la passata, ma quella si è salvata perchè erano mattoni di ghiaccio che sono stati elitrasportati d'urgenza nel freezer del suocero.
Per una volta che faccio le cose per bene ! Senza contare che io avevo fatto la spesa(la spesona di inizio stagione) appena il giorno prima.
Dice mio marito che per festeggiare il frigo prenderemo le pizze e ci berremo finalmente una bella birra fresca...che in effetti berla calda fa proprio schifo.
Nella sfortuna, devo dire che per lo meno non è successo nel pieno dell'estate....quindi tirando le somme mi tocca anche sentirmi fortunata..

lunedì 13 settembre 2010

Centri assistenza

Ecco il frigorifero si è rotto!!, ora sto chiamando il centro assistenza, è incredibile, ma quanto ci mettono a risponderti?.
Nel frattempo telefona una mamma per aiuto -compiti della figlia, chiede se posso, intanto tengo nel sottofondo la musichetta ,,,,tanto non mi rispondono lo so, è la terza volta che chiamo, e una volta si è impiantato il programma, una volta mi dava errore se digitavo la scelta che volevo, e ora speriamo sia la volta buona.
Sto per finire la telefonata,(al cell) quando sento nel sottofondo una voce maschile, proveniente dall'altro apparecchio telefonico. Chiudo in fretta con la signora, "arrivederci ci sentiamo" e prendo su l'altro apparecchio, ma faccio solo in tempo a sentire, "va bene arrivederci"  ....click....NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Maledetti centri assistenzaaaa , destino crudeleeeee
Non me ne voglia chi ci lavora eh.
Però qualche sospetto mi viene, ma da quale momento parte il costo della telefonata?...da quando ti risponde la voce del risponditore automatico?..perchè senò...hanno guadagnato già un bel po' di soldi tra tutte le mie telefonate e l'attesa con la musichetta mistica.
Allora alla fine della telefonata voglio chiederlglielo..."senta ma....per curiosità"...e dall'altra parte sento ....click
buhaaaaaaaaa

sabato 11 settembre 2010

Raccolta delle mele

Abbiamo un albero che faceva pochissime melette, e quasi tutte ammaccate per via delle formiche che andavano a rovinare le foglie e le gemme, ma quest'anno ne ha fatto molte ed anche buone, anche se sempre piccoline

La raccolta, 
un ombrello vecchio è ottimo per tenerle su 


Eccone alcune

Blogcandy di Tilly

Bisogna che faccia un po' di pubblicità a queste borsette spettacolari, l'autrice ha indetto un blogcandy  

a cui io partecipo con piacere!
Fatevi un giro sul suo blog, io sono rimasta senza parole...del resto io non ho ancora fatto la fodera della borsetta di mia figlia perchè non so da che parte iniziare.
Un giorno imparerò..

Cucinare coi bimbi

Tempo fa a mia figlia è stato regalato questo libro:

Era da tempo che mia figlia voleva provare una ricetta, e ieri le ho comprato tutti gli ingredienti che chiedeva.
Ha fatto il "pollo cric croc" ed è venuto molto buono (le fettine le ho tagliate io perchè ho preso un petto di pollo intero e l'albume l'ho montato un po' io), ma per il resto ha fatto tutto da sola, beh non proprio da sola, c'era glia altri due bimbi che l'hanno aiutata.
Comunque è un libro molto bello, che consiglio, ci sono ricette che possiamo fare noi per loro, ricette che si possono fare assieme, e ricette che possono fare da soli.

giovedì 9 settembre 2010

Borsettina in cuoio

Mia figlia questa estate è tornata dal campo scout entusiasta, portandosi empre dietro un oggettino che aveva fatto li e dal quale non si separava mai.
Anche i fratelli hanno cominciato a desiderare qualcosa di simile.
Mi sono ricordata che quando abbiamo fatto fuori il divano in pelle vecchio, che aveva penso più di 30 anni, ho tenuto la pelle dello schienale che era ancora in buono stato.
Allora l'ho distesa in terra ed ho chiesto a mia figlia come si dovesse fare ;-), lei era contentissima di potermi insegnare qualcosa.

mercoledì 8 settembre 2010

Orecchini

Eccoli qui, i miei orecchini, in realtà questa è l versione più raffinata delle mie ciliegine,

lunedì 6 settembre 2010

Eliolestorietese

Semplicemente fantastici, bravissimi, li adoro.

C'era un sacco di gente ieri sera a Treviso.
Mollati i pupi (che tanto non vedevano l'ora di guardare l'ultimo film della saga di guerre stellari in tv) al marito  semi-dormiente sono andata con mia sorella al concerto. Ovviamente è iniziato credo quasi un'ora dopo...ho fatto a tempo a fare un orecchino alla mia nipotina.
Prossimamente ve li farò vedere i nuovi orechini fatti all'uncinetto :-)

Bimbinisola

Ahh la barena lagunare...un posto che forse a molte persone fa "desolazione" o lo vedono come palude, posto inutile,infatti ne hanno rubato una bella fetta per farci una discarica....ma quello che è rimasto intatto, è meraviglioso. Una distesa di Limonium con tonalità che vanno dal rosa al violetto, lilla, in mezzo ad un verde carnoso delle sue foglie, inframezzatte da salicornia e salsola,
Il pontiletto dove c'era il kayak che aspettava, dava su un piccolo ghebo tranquillo, in lontananza invece, il vento increspava l'acqua.
Arrivano altre persone col furgone e scaricano altri kayak, intanto io mi preparo, e parto .
 "ci vediamo più avanti"....

giovedì 2 settembre 2010

Lavastoviglie

Sono tornata in città, e prendendo al volo una occasione, ho deciso di fare un acquisto, non potevo più sopportare di avere una lavastoviglie....ma rotta...i  piatti si accumulavano continuamente e la cucina era sempre incasinata.

Sono in periodo "ora basta col casino"  e "so stufa de vederla" (per i non veneti:sono stufa di vederla), perciò dovevo trovare una soluzione....
Ma ciò che volevo celebrare in questo post, era la festa del riciclo, che mi si è scatenata in testa, pensando a cosa potevo ricavare da questa lavastoviglie vecchia  da 45 cm che tanto mi ha creato problemi.
Intanto...il cestello delle posate, vediamo se riesco a guarnirlo come portapenne.
Ma quei cestelli per i piatti...mi faceva peccato non farne niente...cosa potevano essere, carrellini per i bimbi, , portagiochi, ....

martedì 17 agosto 2010

Materiale e accorgimenti

Per poter vivere serenamente alcuni giorni in montagna, anche coi imbi, bisogna secondo me essere leggeri , ed avere tutto l'indispensabile.

Sembra una utopia, ma è possible.
Questa è la lista che di solito faccio per partire:

venerdì 13 agosto 2010

Averau

Eccomi sono tornata,
Siamo un po' stanchi, ma molto contenti.
Il giro che abbiamo fatto parte da Passo Giau, passa dall'Averau , Croda da Lago e poi di nuovo Passo Giau.

lunedì 9 agosto 2010

Montagna

Bene gli zaini sono pronti...domani si parte per un altra 3 giorni in montagna coi bimbi.
La zona... Dolomiti vicino a passo Giau

martedì 3 agosto 2010

Sede staccata

Eccomi qui sulle colline o dovrei dire prealpi visto che sono ai piedi di una montagna  ma sto a 400 m slm.

Lontano dal caos e dagli affanni i guai però non sono mancati anche qua, grazie ad una piccola arvicola che mi ha fatto diventare matta con le sue cacchette(scusate eh) che lasciava dappertutto IN CASA.
Il timore era che ci avesse fatto anche la tana, invece semplicemente entrava per una piccola apertura.

Le attività non mancano
Cartapesta per fare isole per giocarci coi pupazzetti, e arco e frecce per giocare agli indiani e tante altre cose
Ma soprattutto fa fresco, ci sono verdure dall'orto, e i bimbi possono correre liberamente.

 Melanzana capelluta

venerdì 9 luglio 2010

"Io allatto alla luce del sole"

E' il titolo di una iniziativa, fatta un po' per scuotere le menti .

Io allatto alla luce del sole 

Riporto dal sito:www.genitorichannel.it
 Genitori Channel goes international ;-), fatelo anche voi!
Tutti uniti per l’allattamento dall’Italia agli Stati Uniti, parte un gemellaggio con le americane Code Name: Mama (ovvero- nome in codice: mami) e Baby Dust Diaries, in collaborazione con la farmacia Pozzi Dottor Publio, di Bassano del Grappa, da sempre impegnata su questi temi, per sostenere l’allattamento al seno nei luoghi pubblici.

In Italia, l’intolleranza al gesto dell’allattamento in pubblico (in inglese Nurse In Public: NIP, noi lo faremo diventare “Allatto alla luce del sole"), è più raro venga espressa in modo così manifesto come negli Stati Uniti, dove capitano con una certa frequenza gli episodi sgradevoli in cui le mamme che allattano sono invitate ad allontanarsi, o diffidate dal continuare (ad es. sugli aerei). Ciononostante, non possiamo neanche dire che ad allattare in pubblico ci si senta sempre a proprio agio, specie se il bimbo non è un neonato.
In Italia abbiamo ancora molto più buon senso, su certi temi, che non nei paesi anglosassoni, ma poiché abbiamo l’abitudine di importare molti usi e costumi, specie quelli pessimi (dall’alcol come strumento di divertimento per i giovani, al “junk food”, cioè snack e schifezze varie da consumare in qualsiasi occasione, al fast food, nelle sue varie forme), occorre non farsi trovare impreparati. Soprattutto perché non possiamo certo dire che in Italia l’allattamento sia il modo più diffuso.



Io ho sempre allattato in pubblico, o meglio ho sempre allattato dove mi trovavo, non era importante che ci fosse pubblico :-) , all'inizio un po' di timori mi erano venuti, ma lasciando perdere castelli di carte morali della società, mi rendevo conto che mio figlio aveva fame, e io potevo dargli il cibo, proprio li dove mi trovavo....dovevo solo trovare un posto comodo, e più avanti un posto tranquillo , ma non per nascondermi, ma perchè il bimbo stesso si distraeva, e girava la testa che si dimenticava che era attaccata al capezzolo, tirandomelo ogni volta, :-).

L'ultimo bimbo lo ho allattato fino a quasi 3 anni, ed era una tranquillità sapere di poter avere sempre qualcosa da mangiare per lui, o un po' di tranquillità liquida.

domenica 4 luglio 2010

Heinecken Jamming Festival

Cosa ci fa una madre di 3 bimbi in mezzo ad una variegata massa di ragazzi ? esattamente la stessa cosa che faceva l'altra madre di 3 figli con cui era, (la sorella) insieme a tante madri e padri di tutte le età.....ascoltavano musica.
E che musica!
IL pomeriggio veniamo colpiti da uno dei gruppi di supporto, la cui batterista è donna...mia sorella che suona la batteria non ha potuto fare a meno di esserne entusiasta.Scopriamo poi che il gruppo si chiama "le carte" e sono del Salento.

Poi finalmente e quasi a tradimento cominciano a suonare i Cranberries...ottimo concerto, a me piace molto la loro musica, quando ormai stavo perdendo le speranze, cominciano anche la canzone che ultimamente adoro ascoltare -shattered-....devo proprio dirlo che mi sono messa a cantare a squarciagola come una ragazzina?...poi perdo di credibilità....ma certe cose ti ringiovaniscono di colpo :-) e che non sono nemmeno vecchia....è che mi tocca sempre avere la testa sulle spalle per via dei bimbi...ma loro erano al sicuro dai nonni(visto che anche il marito era arrivato per il concerto)....beh al sicuro era una parola grossa...in quel momento potevano benissimo essere in barca di notte per cercare di ascoltare il concerto per vie idriche, avevo dei lampi di coscienza in cui immaginavo qualche figlio disperso in laguna.

Invece gli Aerosmith non mi hanno entusiasmato, per carità, sono bravissimi, hanno anni di esperienza, ma è proprio il tipo di musica che non mi appassiona.
Cosa volete farci.
Oggi invece piove e niente concerto, tanto io non ci andavo,  ma mio marito si, e mi spiace per quei ragazzi che sono venuti da lontano per questa unica data.

mercoledì 30 giugno 2010

Basilicata

Cosa dire di una terra così bella?

Sarà che ho incontrato persone speciali, ma per me la Basilicata è proprio bella :-)

Ma in effetti tutta Italia lo è...
Ora vi racconto il viaggio di ritorno.
Partiamo già belli carichi di olio e vino oltre tutti i nostri bagagli.
Chiamiamo per salutare un amico e ci invita da lui per un ultimo saluto, e un ricordino.
Spieghiamo che volevamo prendere delle piante di "Caroselli" che ci erano tanto piaciuti, e da noi non si trovano, per provarle a piantare nell'orto, e ci indica un vivaio li vicino.
Per strada incontriamo un carretto che vende frutta e intanto facciamo scorta di caroselli e ciliegie.
Al Vivaio vedo mio marito tornare dall'acquisto, camminando a fianco di due ulivi che lui portava in mano, e figlio numero due con una 15ina di piante di carosello più innumerevoli bustine di semi per gli anni a venire.
Prima tappa per il metano la facciamo ad Acquaviva delle fonti dove chiediamo anche informazioni per un panificio.Dopo averlo trovato facciamo scorta di pane di altamura, che assomiglia proprio all'originale, e poco più avanti compro ottimi pomodorini.
Altra tappa in Molise, al confine con l'Abruzzo, metano , poi piccolo bagno in mare in prossimità di un campeggio in cui eravamo già stati negli anni scorsi, in attesa che aprisse la macelleria di San Salvo, dove ci attendeva una scorta famiglia di arrosticini doc,scamorze e poi pianta di peperoncini abruzzesi, anche quella da piantare nell'orto.
Non vi dico come eravamo sistemati in macchina, non sapevo più dove mettere i piedi, senza parlare delle fronde di olivo che accarezzavano le teste dei bimbi; per il metano da farsi vicino al Polesine, mio marito minacciava di andare a cercare carrettini che vendessero aglio poichè quello Polesano è ottimo a quanto lui dice.
Fortunatamente abbiamo trovato un distributore in autostrada :-)
Ora mi aspettano altre settimane di lavoro e poi ci sarà un altro po' di vacanza....

sabato 29 maggio 2010

Raccolta differenziata

Io non mi faccio problemi a fare la raccolta differenziata, l'ho sempre fatta, ma alcune volte veramente mi domando se la faccio bene, se è utile ....vabbè non mi addentro in questo dubbio sennò non ne vengo fuori, ma quello che vorrei capire è:
ci sono contenitori formati da più componenti, ad esempio i barattoli di vetro hanno il tappo di metallo, alcune buste di carta hanno una part di plastica così come dei pacchi di pasta....
Ecco...per facilitare il consumatore...perchè i produttori di contenitori non si prendono la responsabilità del riciclo e non indicano in quale bidone possono essere messi i vari componenti?
Su alcuni imballi ci sono già alcune indicazioni....ma non su tutti gli oggetti.
Magari basterebbe un simbolo da associare al bidone uguale per tutta italia.
E non solo per gli imballi...ma per tutti gli oggetti prodotti.

martedì 11 maggio 2010

Le strade e chi cammina

E' incredibile il fatto che le strade siano di fatto delle barriere, per chi voglia camminare.
A meno che uno non voglia rischiare la vita, non è possibile spostarsi da un posto all'altro semplicemente camminando, o magari in bici. Si ha sempre a che fare con cigli con pochissimo spazio, e spesso incolti.
Cioè chi progetta le strade non pensa minimamente che c'è anche chi è disposto ad usare questo arcaico mezzo di locomozione.
E' pur vero che spesso non si ha il tempo, perchè effettivamente la velocità a cui si può arrivare è molto bassa, e per lunghe distanze non sarebbe neanche proponibile, con tutte le cose che si ha da incastrare durante la giornata.


Ma nel momento in cui io volessi farlo non potrei a meno di rischiare la vita.
Vorrei invece rivendicare il mio diritto di poter camminare quando desidero farlo per poter arrivare nei posti dove voglio arrivare.
Se ad esempio volessi andare a Venezia a piedi, non lo potrei fare, o per lo meno non in modo tranquillo, e anche in bici avrei seri problemi.
Per fortuna so(in teoria) che le cose cambieranno per lo meno per quel pezzo di strada.
Però è proprio la concezione delle strade che deve cambiare, non si può più pensare a costruire strade senza pensare allo spazio anche per le eventuali biciclette o persone .
Beninteso che ci sono problemi ben più gravi  da risolvere....
Anche questa è una esigenza.

sabato 8 maggio 2010

Il senso dell'"adulto"

Dentro di me c'è e c'è sempre stata, una sensazione su cosa mi aspettassi da un adulto: doveva essere una persona in grado di proteggermi, che sapeva in linea di massima cosa poteva succedere, che conosceva la giustizia interna e sapeva rispettarla, che aveva la pazienza di lasciarmi sbagliare, e che sapesse accogliere anche nel silenzio i miei errori, che me li facesse capire senza farmi sentire in colpa.....perchè io ero in grado di riconoscerli se mi si aiutava a notarli.


Ma pensandoci bene...io che adulto sono?
Riesco ad essere l'adulto che desideravo da piccola?

lunedì 3 maggio 2010

Omaggio a Alice Miller da Olivier Maurel

Ho trovato in questo testo una sintesi molto azzeccata sugli scritti della Miller,
tradotto da Chiara che ringrazio , l'ho preso dal Forum nontogliermiilsorriso e lo volevo proporre qui , perchè mi sembra molto significativo.


Alice Miller è deceduta il 14 aprile 2010, all’età di 87 anni.
Il contributo della sua opera ai lettori, così come alla causa dei bambini e dell’umanità, è incommensurabile.
Chi ha letto i suoi libri, a partire da Il dramma del bambino dotato, fino a Riprendersi la vita, ha visto la propria vita profondamente trasformata. Leggere Alice Miller vuol dire ricentrarsi su sé stessi, sul bambino che siamo stati. Significa, per quante cose degradanti e mutilanti si possano aver subito, riprendere contatto con l’innocenza di quel bambino. Significa, spazzando via i giudizi che si siano potuti sostenere sui bambini, sulla loro “follia”, il loro “peccato originale”, la loro “innata bestialità”, le “pulsioni” con cui la cultura del disprezzo del bambino li ha etichettati, osare dichiarare del tutto innocente il bambino che siamo stati. Nessuno prima di Alice Miller era stato altrettanto radicale. A partire da questa certezza che i suoi libri sanno comunicare ai lettori, diventa possibile per ognuno una vera resurrezione, semplicemente perché ciascuno può riconnettersi con il bambino che è stato, la sorgente della vita dentro di lui.
In questo modo Alice Miller ha dato un apporto fondamentale alla causa dell’infanzia. Ci ha mostrato, senza mai minimizzarli, contrariamente a quanto si tende a fare, tutte le violenze alle quali i bambini sono sottoposti: mancanza di tenerezza, negligenze, assenza di cure, abuso sessuale, e soprattutto quella più universale, ovunque considerata come normale e pedagogica: la violenza educativa ordinaria. L’azione più profonda della sua opera consiste di certo per molti nell’adozione, da parte di 25 paesi al mondo, di una legislazione che vieta qualsiasi forma di punizione corporale e di umiliazione. Grazie a lei e ai suoi studi sull’infanzia dei principali criminali di massa del XXmo secolo, abbiamo potuto capire come ciò che succedeva nell’intimità del microcosmo famigliare potesse avere gravissime conseguenze nel macrocosmo della vita sociale e politica degli adolescenti e degli adulti.
Dobbiamo sperare che in seguito si capirà tutto ciò che l’opera di Alice Miller ha apportato alla causa dell’umanità. Mostrando che la vita degli adulti, la loro vita famigliare, sociale, politica, tutta la loro storia, gira attorno all’infanzia e ai bambini, Alice Miller, come il suo compatriota Copernico quattro secoli prima, ha rimesso il mondo al suo posto. Freud aveva fallito nel farlo, ma inventando la teoria delle pulsioni, dopo la morte di suo padre e per non doverlo accusare, era tornato alla vecchia accusa contro i bambini, depositari, secondo lui, delle peggiori pulsioni. Alice Miller, attraverso l’ascolto empatico dei suoi pazienti, ha capito che questa teoria era falsa, ed ha avuto il coraggio di denunciarla. E gliene serviva di coraggio, visto che si è trovata immediatamente ripudiata da molti dei suoi vecchi colleghi. Ma facendo luce sulla principale origine della violenza umana, l’opera di Alice Miller ci dà la speranza di ridurre questa violenza multiforme derivante da infanzie devastanti.
Alice Miller non è più tra noi, ma ci restano i suoi libri, ci resta il suo sito, di cui spero Brigitte Oriol continuerà ad occuparsi. Forse sarebbe possibile che i lettori e le lettrici di Alice Miller comincino, con il permesso di Brigitte Oriol, a tradurre gli articoli del sito nel maggior numero possibile di lingue, perché il pensiero di Alice Miller divenga accessibile a tutti, e si diffonda ancora più ampiamente come se lei ci fosse ancora.

Olivier Maurel

link al testo originale: http://www.oveo.org/

(Traduzione di Chiara Pagliarini)

domenica 2 maggio 2010

Orto

Nell'orto ora ci sono piante di:
Tegoline
fagioli
piselli
cetrioli
zuche
pomodori
zucchine
cappucci
peperoni
melanzane
peperonicini
insalata
basilico
bruscandoli(luppolo)
salvia rosmarino
finocchio selvatico
origano
erba cipollina
(speriamo che regga perchè è ancora in vaso)

Sono stati seminate le coste e cipolline

Cosa manca?...
cime di rapa
e poi?
ah patate..uffa!
e pi molte altre insalate
ah ho seminato anche i ravanelli


In macchina tornando figliodimezzo propon il gioco "vedo vedo una cosa che comincia con la lettera...."
Figliopiccolo ogni tanto cerca di indovinare, ma spesso spara parole a caso, che non iniziano nemmeno con quella lettera.
Vinco io e allora passo il turno a lui , nella titubanza generale lui spara un vedovedo che inizia con la lettera T....nessuno riesce ad indovinare , così si fa strada il dubbio che la parola non inizi con quella lettera....allora più o meno ci arrendiamo non senza aver prima chiesto a lui se lo diceva nell'orecchio a qualcuno di noi.
Lui non cede ma poi dice ad alta voce che la parola era "Titooooo" (un parente ndr)....io rimango sorpresa, e gli faccio i complimenti perche la parola inizia veramente con la T, ma non riuscivamo ad indovinarlo perchè doveva essere una cosa che lui vedeva.
Lui intasca e il gioco prosegue, gli capita altre volte di  proporre un vedovedo, dove intiva la lettera e probabilmente è anche una cosa che ha visto.
Poi nel finale ripropone una parola con la lettera T dicendo che è una cosa che continua a vedere e la vede sempre...dopo esserci scervellati cede e dice che la parola era Tito....
"Ma come! ma dove è?..l'hai visto?"
"Si certo! è qui nella mia mente....lo vedo sempre!!"
.....
Per lo meno non ci si annoia....

domenica 25 aprile 2010

Da tanto tempo me lo chiedeva, a mia figlia piacciono gli elefanti, sono i suoi animali preferiti....in onore della sua comunione un piccolo elefantino è arrivato :-)




Invece questa è la collana che mi sono fatta per la cerimonia

mercoledì 21 aprile 2010

Pasta Madre e WWOOF

Cercando suggerimenti per la mia nuov amica...la fatina bianca e cicciosa , il mio blob bianco che abita spesso in frigo...ossia la Pasta Madre., che mi è stata regalata dalla cognata, mi sono imbattuta in questo sito  di Francesca, e oltre a vari consigli sulla salute di questo essere  utilissimo e trasformista, che vi consiglio anche a voi di adottare, se non per il pane almeno per la pizza, ho trovato anche questo post su questa organizzazione : WWOOF che (da wikypedia)  è un'organizzazione che mette in contatto le fattorie biologiche con chi voglia, viaggiando, offrire il proprio aiuto in cambio di vitto e alloggio. Questo permette a persone che vivono realtà urbane o hanno vissuto in campagna nel proprio paese di toccare con mano l’esperienze di vita e la scelta dell’agricoltura biologica nel proprio paese o all’estero.World-Wide Opportunities on Organic Farms (WWOOF Opportunità globali nelle fattorie biologiche)....non ho potuto vedere un elenco delle fattorie, bisogna associarsi, ma mi sembra una cosa molto interessante, e da approfondire...non so coi bambini se sia facilmente attuabile, ma di certo è una grande esperienza, è quello che avrei sempre voluto fare.

venerdì 9 aprile 2010

Collana doppio uso

Ci sono dei materiali che mi girano tra le mani, e penso e ripenso a come li potrei utilizzare....
Ecco in questa double-collana ci sono le graffettine che si trovano nelle confezioni di camicie.indovinate dove.





Il senso di giustizia

Una delle cose che spesso mi rispondono a proposito dei libri di Alice Miller, è sulla questione del perdono, è un argomento un po' difficile da approciare, c'è chi non vuole rinunciare all'idea del perdono, c'è chi crede di dover alllora necessariamente tenere il muso visto che la Miller sostiene che non si deve perdonare.Credo che il perdono non abbia necessariamente bisogno di essere espresso, o comunicato a chi ci ha fatto del male, perciò non c’è bisogno che questi si dimostri pentito.Non è necessario perdonare, e non è nemmeno necessario che l'altro si senta perdonato...il problema è che in una realazione del perdono, ancora una volta si forma un maggiore e un minore, uno che ha ragione e uno che ha torto, invece l'ideale è che entrambi si capisca e ci si aiuti a capire, si stabilisca una connessione, senza le barriere dei rapporti sbilanciati.
Se comunque nessuno ha interesse a ristabilire la connessione allora è meglio tagliare del tutto il ponte.
Una persona che sbaglia ha sbagliato e basta, punto, senza se e senza ma, chi subisce, soprattutto se è piccolo, non ha colpe, ma neanche mezza, perchè la responsabilità della relazione è dell'adulto.
Per quanto un bimbo possa tirarti fuori di tutto, sei sempre tu l'adulto che può avere più esperienza e capacità di conoscere le  emozioni,o che dovrebbe conoscere con la lungimiranza gli strumenti adatti a non arrivare a certe situazioni o almeno a poterle fermare.
La cosa importante è che non si formi in noi in qualche modo l’opinione di essere sbagliati, o che ci meritavamo un trattamento simile. Dire a noi stessi riscoprendo le antiche rabbie:” NON è GIUSTO! dovevano proteggermi!, NON è così che meritavo di essere trattato!”, è già mettere dentro di noi a posto quel comportamento subito.
E’ come se avessimo comunque un senso di giustizia interno che non perdona affatto tutto ciò che incide e si discosta dal giusto trattamento dell’essere umano. I bambini sono molto vicini a questo senso di giustizia, e se rispettati, sanno essere meravigliosamente giusti, e in questo una vera e propria guida al senso di giustizia perduto.
Forse per quello Gesù diceva:” Se non ritornerete come bambini….” ossia se non ritornerete a rispettare il vostro senso di giustizia che vi permette poi di rispettare gli altri…non riuscirete mai ad essere veramente felici…ossia in paradiso .
Nel momeno in cui riesci a mettere tutte le cose sbagliate a posto, riesci anche a riappropiarti dei sentimenti spezzati, e riesci finalmente a vedere gli altri nella loro vera essenza, la stessa che senti tu. Li vedi come a loro volta bambini feriti che non riescono a trovare la strada per i loro sentimenti perduti, li capisci meglio e nello stesso tempo riesci a staccarti dal giogo emotivo che ti teneva legato, non è  pietà, o compatimento, non è "essere buoni" .
Immagino di avere un corridoio ai cui lati si ergono pareti di cassettini, ogni volta che una relazione va a buon fine secondo il nostro profondo essere, il cassettino ospita la sensazione, si chiude lì e la vita prosegue, ma se la relazione non ha corrispondenza nei cassettini, non si riesce a capire dove metterla, e rimane lì in mezzo al corridoio, una o due non fanno nulla, ma se si accumulano le sensazioni sbagliate, rischiano di intasare il corso dei pensieri che passano da quel corridoio, e quindi rallentarci, o far appesantire quel tratto di strada.

Appesantiscono la vita e poi non ci permettono di apprezzare le cose che ci accadono.

Questa è la sensazione che ho...ma come è difficile rimettere a posto le cose nei cassettini, sono tantissimi.
Beh intanto vado a pulire l'armadio reale...(non nel senso del re)

mercoledì 7 aprile 2010

Cestino

Ho fatto un cestino,
E' un cestino che non è inamidato :-) ma sta su comunque....sono proprio contenta.

Doveva essere un cappello ma mi sembrava troppo tetro

"Se non seguo la corrente non significa che vado contro-corrente...semplicemente ho la mia barca"

martedì 6 aprile 2010

Orto

Fantastico!, nonostante l'idisposizione, febbbre catarro e varie, siamo riusciti almeno a piantare qualcosa nell'orto...ma il terreno era pesante e difficile da lavorare, perciò dovremo ritornare  tra qualche settimana (l'orto non è esattamente "sottocasa")
Però che tenerezza che fanno i germogli , ogni volta che li guardo mi sembrano un miracolo, da una poltiglia terrosa, possono crescere piante rigogliose che si trasformano in frutti succosi....beh se c'è qualcuno che veramente l'ha pensata questa cosa....è un  genio :-).

Abbiamo piantato anche 3 alberi, da tempo dovevamo farlo  , un melograno, un albicocco e un susino, in teoria sono di poche pretese, anche perchè tempo per curarli non ne abbiamo molto.

Prima zecca della stagione per la mia bimba....accidenti! che rabbia, non pensavo avessero già aperto le danze, pensavo fosse ancora freddo e invece...! ora non resta che tenere sotto controllo il  punto dove c'è stato il morso.
Un tempo queste cose mi angosciavano....forse perchè sentivo un sottile senso di colpa (ma non ho idea da dove venisse)...ora aspetto e spero, e quel che sarà cercherò di viverlo al momento.

martedì 23 marzo 2010

Gelosia

La gelosia è un bisogno istintivo di sentirci unici e speciali per alcune persone, forse nella misura in cui loro sono uniche e speciali per noi. Quando però è molto forte,nasconde un bisogno di rimettere le carte in tavola e rimettersi in gioco, nasconde il bisogno di avere continuamente conferme da parte degli altri sul quanto noi siamo importanti  e speciali per loro.
La gelosia è sempre in agguato ed è bene srotolarla, poichè è un campanello d'allarme sul nostro benessere.Bisogna guardarla in faccia e capirne le ragioni per stare meglio.
Comunque fatta questa premessa, qui tra i nani c'era e comunque c'è ancora problema di gelosia, perchè entrambi i nanipiccoli, stravedono per la nana grande, se la contendono emotivamente.
Quello di mezzo diventa proprio marcio quando lei e il piccolo se la intendono. Lui non è cieco, per affinità di carattere, la coppia ha una grande intesa, cosa che invece lui non sente forse di avere, salvo comunque desiderare tantissimo di cadere nelle preferenze di lei, per un affetto immenso che lui ha nei suoi confronti. Tutto ciò lo vorrebbe senza dover perdere la sua essenza per farsi interessante agli occhi di lei.
Credo che questo conflitto interno lo renda già perdente in partenza e quindi già sulla difensiva.
Il risultato sono dispetti e arrabbiature. Cosa che agli occhi della grande, fa perdere ulteriormente punti verso di lui. E la spirale è infinita.

Io voglio fare in modo che comunque siano protetti nei loro conflitti, ossia se la grande è arrabbiata per una cosa, non può tirare in ballo tutte altre cose offendendo. Riprenderla e chiederle di essere più disponibile nei confronti del mezzano, incide nella sua integrità, ossia non sto proteggendo lei per tentare di proteggere quello di mezzo.

Perciò l'unica cosa da fare era tradurre le cose che si dicevano in una diplomatica azione da guerra fredda.
Tutto ciò ho dovuto capirlo sulla mia pelle.
Però un miglioramento ulteriore l'ho avuto quando ho spiegato alla grande, quello che secondo me muoveva il mezzano.
Il fatto che lui la adora, il fatto che lui farebbe tutto per lei tranne negare sè stesso....Ho visto sul suo viso un sorrisino ...quel sorrisino da ....come dire...quel piacere che sentiamo quando siamo adulate , ricercate, apprezzate.
Sta proprio crescendo...
E' poi andata di là non più stizzita verso di lui, dopo una pausa l'ho sentita che lo invitava a fare un gioco.
Lui era in brodo di giuggiole.

sabato 13 marzo 2010

Pesciolino

Eccolo qua colorato, ora andrà verniciato ma sono contenta di come sia venuto 
Io ho fatto solo le alghette sotto , il resto lo hanno fatto loro.

venerdì 12 marzo 2010

origami

Adoro gli origami, così come tutte le cose che si creano, il materiale di base è qualcosa di molto semplice, attraverso delle semplici piegature diventa qualcosa di piacevole.
Questo è quello che preferisco:

E' fatto da tanti moduli uniti assieme, e il risultato è davvero carino...Eh già perchè comunque se io mi trovo dei fogli colorati, e quadrati...non posso fare a meno di sentirmi attratta e doverci fare qualcosa.
Questi erano i fogli di un calendario agenda con la spirale.
Ho trovato le spiegazioni su un libro, non crediate che sia tutta farina del mio sacco . :-)

mercoledì 10 marzo 2010

Traforo

Fantastico per il compleanno abbiamo regalato il seghetto da traforo all'artista freddoloso.
E dopo aver fatto il pesciolino

Che comunque ora andrà dipinto


Mi sono messa a cercare anche altri disegni...e mi sono imbattuta in questo sito:
http://faperme.wordpress.com/idea-pedagogica-di-riferimento/
Che trovo molto interessante oltre ad avere vari disegni per il traforo

l'artista freddoloso ieri addormentandosi continuava a dire che gli servivano molti altri attrezzi....ohi ohi cosa ho fatto! ;-)

Neve

Ovviamente!...non potevo scrivere d'altro oggi.
Stamattina ho guardato fuori dalla finestra e la tentazione di starmene a casa al calduccio era tanta...ma tanti erano anche gli impegni di oggi...perciò era d'obbligo uscire.
Il freddoloso ha cominciato a dire che lui non voleva andare a scuola, che non voleva avere freddo, io ho replicato che se ci vestavamo bene, non ci sarebbero stati problemi....quindi li ho equipaggiati tutti  e tre compresi guanti sciarpa e cappello, oltre a riaprire lo scatolone degli stivaletti da neve, e siamo usciti.
"Bimbi ma voi non mangiate oggi?"..."LO zainetto!" ...torna su a prendere gli zainetti...
Finalmente si parte, come lupi nella tormenta, giocavamo a fare le primeimpronte.
C'è stato un momento in cui il vento era talmente forte da spostarci e squilibrarci, oltre a farmi spostare il cappello (che però era assicurato dalla mia coda), ma che bello vedere i loro occhietti luccicosi, emozionati che venivano a raccontarmi come avevano superato l'estremo pericolo.
Il pericolo maggiore erano in realtà le macchine, avevo sempre paura che una scivolasse per la tengente e ci venisse addosso.
Era bello quando il vento soffiando da dietro quasi ci sorreggeva e ci spingeva avanti.
Eravano quasi arrivati alla scuola, quando il guerriero si ferma e con un sorriso enorme, pometti rossi e occhietti luccicanti mi dice "Torniamo indietro?" come per dire...lo facciamo ancora ??? :-)....
""Intando dobbiamo ancora arrivare a scuola tua" .
Sono tornata a piedi ...in solitaria, ed ho pensato a quanto mi sentivo lupo in quel momento, annusavo l'aria gelida, e apprezzavo i fiocchi di neve che si scioglievano sul mio viso...fortunatamente oggi potevo apprezzarli perchè non avevo fretta di ritornare a casa....altrimenti magari sarei stata a sbuffare e ad arrabbiarmi...maledetta società che non dà nemmeno il tempo di apprezzare la neve.
Però spero vivamente che stanotte non ghiacci...sennò sono dolori.

martedì 9 marzo 2010

Torta!

Io non sono affatto brava a fare le torte, ma questa è davvero facile facile:

Servono:
- Fregolotta o sbrisolona di quelle che si comprano nei supermercati, (si può anche fare ma allora diventa più complicata e non più veloce)
- nutella, basta un vaso da 400 g
- mascarpone basta una vaschetta da 250 g ( ma la dose che serve è di 125 g c.a.)
- orzo solubile

Sciogliere  l'orzo in acqua calda, bastano 100- ml, in pratica una tazzona.
Con un cucchiaio dispensare il caffè d'orzo sulla fregolotta in modo da impregnare la superficie, ma senza esagerare, per non renderla troppo molliccia.
Lasciarla riposare e nel frattempo prendere il mascarpone, e metterne la quantità di circa metà vaschetta in un ciotola, poi mettere nella stessa ciotola altrettanta nutella, e mescolare, se il composto risulta difficile da mescolare aggiungere un goccio di caffè d'orzo.

Poi spalmare sulla fregolotta...

E decorare come si vuole...io per questa ho usato le stelline di una nota marca di cereali, ma a volte metto le caramelline colorate o gli orsetti gommosi.
Tenere in frigo fino al momento di servirla.
Nel caso si debba fare una torta più grande, oltre all'opzione di farsi la base direttamente, si può anche prendere il considerazione il comprare 3 fregolotte, posizionarle sul vassoio con sotto carta forno, sovrapponendone 2 su un lato in modo da formare un otto togliendo da una il pezzo su cui sono sovrapposte.
poi la terza usarla spezzettata per chiudere i buchi che servono ad arrivare a formare un rettangolo (oppure lasciare un otto che magari compie 8 anni ;-) ) Poi con l'orzo ammorbidire in modo da avvicinare e sfaldare i pezzi per ricomporre la forma.
In questo caso io la metto in forno per ricompattarla almeno un po' ; poi procedere con il distendere sopra la nutella e mascarpone.
Ovviamente le dosi raddoppiano.
Chissà se sono riuscita ad essere chiara..
buonappetito

Tigro

Tigrotto

sabato 6 marzo 2010

Un premio ..davvero??





Questo premio mi è stato assegnato da Stef del blog  flohsmumblemumble     

Ecco le regole per passare avanti questo premio

- Postare il premio
-Passare il premio a 12 amici
- Mettere i loro link
-Avvisarli del premio ricevuto
-Dire chi ti ha regalato il premio.

Io ho asseganto il premio ai seguenti blog amici:
1)Per le sue meravigliose creazioni   Tilly

2)Per il suo stile grafico e antica amicizia     lucio
3)Per il suo modo di scrivere piacevole e per la condivisione di una città con tanti ricordi  Elisa
4)Per la particolarissima tecnica che condivide(prima o poi ci provo anche io)   Sasha
5)Per gli interessanti spunti     Federica
6)Per le sue lezioni di fotografia e per la passione che trasmette    Silvia
7)Per gli interessanti spunti    Gloria
8)Per le curiosità sulla lingua inglese  sayagainplease
9)Per la grande quantità di spunti ed informazioni mammafelice
10)Per la sua frutta che ha fatto morir dal ridere i miei bimbi  caraffa
11)Per i suoi gioielli sempre molto originali e che mi piacciono molto Rosalba
12)Per la sua fantasia e la sua passione per i bottoni Chiara
Ho fatto una grande fatica a scegliere SOLO 12 blog
Infatti...chi ha detto che devono essere solo 12? :-)
13) Per le sue meravigliose creazioni Cris

lunedì 1 marzo 2010

Codini

E' molto semplice valorizzare dei semplici elastichetti per capelli

Segnabicchieri

L'idea non è mia ma della mia mamma, che mi ha comprato questi gancetti, che hanno tutt'altra funzione, ma poi io li ho decorati secondo i miei gusti. Li userò probabilmente per la festa di mia figlia, perciò ora dovrò fare altre forme...in modo che ognuno possa riconosce il suo bicchiere.





Copio/incollo


ALBERTO SCHIARITI, IL RAGAZZO CHE REGALA LIBRI PER STRADA

Quello che vi sto per dire, o meglio proporre, è un’iniziativa che mi affascina tantissimo. Ho sempre letto, ma ultimamente (nell’ultimo anno circa) ho sentito il bisogno di possedere i libri che leggevo e di fare un percorso intelligente. Perché, sì è vero che qualunque cosa in qualche modo ti fa crescere, ma è anche vero che il tempo è limitato e che quindi per forza occorre imparare ad amministrarlo facendo scelte mirate. Io quindi mi sono fatto consigliare un po’ di libri e pian piano ho cominciato a delineare i miei gusti, non tralasciando comunque l’occasione di provare qualcosa di nuovo.

Ciò mi sta dando molte soddisfazioni, basti pensare che ad oggi, dall’inizio dell’anno, mi sono già letto 9 libri. E nessuno di loro mi ha deluso. Tutti mi hanno lasciato un’esperienza bella dentro che mi fa sentire meglio. Bene e questo è il punto uno.

Il punto due è il seguente: molto semplicemente, la maggior parte delle persone non legge. Cavoli loro verrebbe da dire. E invece no. Se in un anno oltre la metà degli italiani non ha aperto un libro, c’è da preoccuparsi, perché ciò è indice di scarsa cultura e la scarsa cultura è indice di arretratezza mentale e… ciò non fa che renderci le solite stupide capre che eleggono capre un pelo più furbe. Quindi che l’accettiate o meno, leggere è indice di intelligenza. In un paese che sta bene le persone leggono, scrivono, ascoltano musica, si divertono e guardano film che abbiano una decenza. Questo è il punto due.

L’ultimo punto, nonché il terzo riguarda l’autobus che prendo ogni mattina. Ebbene sì. La cosa che mi inquieta molto è la surreale lontananza di persone fisicamente vicine. Ci saranno persone che (pendolariando da anni) vedo ormai da tempi infiniti a cui non ho mai rivolto parola e viceversa. E’ triste vedere come si può passare un’ora in un treno senza rivolgere parola a nessuno (sì sì, lo faccio anche io!). Com’è che accade ciò? Beh, la mia personale teoria dell’estraniamento routinario narra di una consuetudine che porta a creare uno scudo di serietà tra noi e il nostro prossimo. Tante volte infatti succede di rompere il ghiaccio proprio quando qualcuno rompe fisicamente il ghiaccio, rovinandoci sopra e provocando ilari risa tra due sconosciuti. E dobbiamo allora spaccarci una gamba per fare amicizia?

Bene, sommando questi tre apparentemente sconnessi punti, si ottiene la mia proposta.
Occorre qualcosa di concreto, un gesto all’apparenza piccolo, ma dentro molto forte. Una piccola azione concreta che scalfisca un po’ quella stramaledetta scusa che ci porta spesso a dire “Sì, ma ci sono i bambini che muoiono di fame in Africa, a che serve fare questo?”. Bene, bimbi dell’Africa, ci stiamo attrezzando, ma prima di arrivare da voi dobbiamo fare tanti piccoli scalini, perché ora come ora non siamo in grado di aiutarvi. Dobbiamo diventare persone migliori e non lo si diventa da un giorno ad un altro, ma fate un cavolo di piccolo passo che poi gli altri verranno da soli.

Il 26 marzo 2010 ognuno di voi avrà in mano un libro, una storia che considera bella, dei personaggi che ha amato. Avrà ciò in mano, nella propria borsa o dove volete.

Il 26 marzo 2010 voi prenderete questo libro e lo regalerete ad una persona a cui non avete mai parlato. Sì, proprio uno di quelli che vedete tutti i giorni. Vi alzerete , schiarirete la vostra voce e metterete qualsivoglia infondata vergogna da un’altra parte.
Prenderete quest’infuso di rivoluzione e lo donerete ad un vostro compagno. Lo guarderete negli occhi e gli sorriderete.

Perché lo stesso giorno? Perché tutti assieme? Perché saltare da soli è innocuo, ma farlo assieme a milioni di persone può far tremare la terra. Ho bisogno che diffondiate questo messaggio. Ho bisogno che condividiate quest’evento dovunque. Ho bisogno che trasmettiate agli altri l’importanza di questo gesto. Ho bisogno che voi siate i primi a capire cosa c’è dietro. Ho bisogno che la fiamma si accenda oggi e arda fino a quella data. Ho bisogno di un segnale di vita da parte di tutti. Non voglio credere che uno stupidissimo film di natale o un’ignorante tettona possa attirare e smuovere più gambe di questo messaggio.

Voglio avere fiducia. Voglio credere che la cultura possa ancora sconfiggere l’ignoranza. Voglio credere che sotto i colori di ogni partito ci siano ancora persone. Voglio credere che ogni sconosciuto desideri fare amicizia con voi.

Voglio credere.

Credere di poter cambiar qualcosa.

Oh bella, ma come potrei farei io a regalare uno dei MIEI libri????? 

venerdì 26 febbraio 2010

Ho voglia di mettere due foto :-)
 
Calzini.....erano troppo belli sullo scaffale dell'ipermercato